Mercoledì 30 agosto: vivere (molto)

"Non puoi apprezzare il paesaggio se ti focalizzi su un punto"

"Abbiamo preso in prestito la felicità dal futuro e ora gliela restituiamo con gli interessi"

I miei colleghi sono degli economisti filosofi, e io pure.

Mercoledì fatto di: sveglia da Silvestro, perché se fosse stato per me ancora dormivo. Di corriera presa a pelo. Di pesantezza mentre salivo la salita dell'uni e voglia di scappare il prima possibile ma tieni duro Ilaria non mollare non lo fare vivila in maniera zen e non da prima della classe. Di fogli del rimborso portati in segreteria. Di avviso, "perché non ho più nulla da fare". Di una presentazione un po' tesa, ricca, ma protesa verso il futuro, un futuro da ricercatore che ti auguro con tutto il cuore, perché si vede che ci metti passione. Di pranzo d'asporto, e la pioggia nell'asporto. Di chiacchiere a pranzo, chiacchiere dopopranzo, chiacchiere profonde. Di dormitina in corriera. Di uscita con Mich. Di giretto a Mc. Di nuovo chiacchiere. Di "ora ho voglia". Di "ma che belli che sono tutti quanti". Di musica, Negroni marchigiano, rossetto marocchino. Di "hai vissuto molto", come aveva detto Luci qualche mese fa.

Vivere molto, senza lavorare. Vivere molto, senza il senso del dovere schiacciante.

Vivere molto, non sapendo bene come fare.

Vivere molto, solo essendo.

Solo essendo se stessi.

Ricchi di animo

ricchi di altri

ricchi di altro

ricchi di noi.